

ALIMENTAZIONE VEGETARIANA E VEGANA IN ETÀ EVOLUTIVA
a cura della Dott.ssa Enrica Fornaro
Cari lettori,
in questa edizione parleremo di un tema molto discusso e demonizzato dai media ma in verità poco conosciuto: la scelta di una dieta a base vegetale in età evolutiva.
Nella rivista della Società Italiana di Pediatria a luglio del 2018 è stato pubblicato un articolo rivolto a tutti i medici pediatri proprio per far ordine anche tra i professionisti su questo argomento così dibattuto e spesso ostacolato ai genitori e famiglie che scelgono questo stile di vita.
In generale, sappiamo che i principali obiettivi della nutrizione dell’infanzia sono garantire un accrescimento fisico e uno sviluppo neuropsicologico adeguati al corredo genetico del bambino, oltre a promuovere il mantenimento dello stato di salute il più a lungo possibile. A tal riguardo, la nutrizione svolge un ruolo di primo piano nella prevenzione di obesità, diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia e neoplasie che sono tra le principali cause di mortalità nella popolazione.


LE LINEE GUIDA DELLA COMUNITÀ SCIENTIFICA
Le raccomandazioni nutrizionali disponibili consigliano l’assunzione di una dieta varia che preveda alimenti di origine animale e vegetale combinati tra loro, in modo da ridurre al minimo il rischio di carenze nutrizionali.
Al momento attuale non abbiamo dati di sicurezza sulle diete macrobiotica, fruttariana e crudista in età evolutive e per tanto queste vengono sconsigliate.
Le diete vegetariane invece, ovvero Latto-ovo-vegetariane (LOV) e vegane (esclusione di qualsiasi prodotto di origine animale), quando ben programmate e supplementate come vedremo, consentono un accrescimento antropometrico adeguato.
Infatti, si è visto che nella prima infanzia i figli di madri vegetariane ben nutrite crescono normalmente quando allattati al seno, ma anche quando allattati con latte formulato a base vegetale (soia o riso).
Dopo il sesto mese, così come nei bambini e negli adolescenti, l’assunzione di alimenti di origine vegetale può contribuire efficacemente al soddisfacimento dei fabbisogni, pur sapendo che è necessario aumentare l’apporto dei nutrienti assunti quotidianamente in funzione dell’età e che eventuali integratori vengano assunti correttamente.


Vediamo in dettaglio qualche nutriente sul quale prestare un po’ più di attenzione:
Vitamina D
il suo deficit e frequente in tutta la popolazione (onnivora e vegetariana)dovuto alla scarsa esposizione al sole che promuove la sintesi della vitamina D in forma attiva. Utile la supplementazione.
Vitamina B12
la sua carenza è una costante della dieta vegetariana con conseguenze anche molto gravi a carico del sistema nervoso centrale specie nei piu’ piccoli (le alghe non possono essere considerate una fonte affidabile di Vitamina B12). È indispensabile la supplementazione a tutte le età.
Ferro
nelle diete vegetariane il contenuto di ferro è simile alle diete onnivore ma purtroppo la sue disponibilità può risultare molto inferiore per la presenza di fitati, calcio e altri metaboliti nonché per l’assenza di ferro eme che si trova solo nei prodotti animali. È indicato quindi aumentare la quantità di ferro assunto con la dieta di oltre l’80% rispetto alla dieta onnivora. Inoltre, per aumentarne la disponibilità: consumare alimenti ricchi di vitaminca C, preparare gli alimenti in modo da ridurre i fitati.
Zinco
come per il ferro, anche questo è molto presente nelle diete vegetariane ma purtroppo l’assorbimento viene limitato dalle fibre, dai fitati e dagli ossalati. Anche in questo caso per aumentarne la biodisponibilità porre attenzione alla modalità di preparazione degli alimenti ricchi di zinco.
Calcio
come per ferro e zinco, la biodisponibilità è inversamente proporzionale alla presenza di fitati e ossalati. Ad ogni modo le verdure a foglia sono ottime fonti di calcio (ad eccezione di spinaci, bieta e cime di rapa). Utile assumere bevande vegetali fortificate, frutta secca e semi oleaginosi.
Acidi grassi omega3
assumere regolarmente noci, olio di semi di lino.


Per concludere, possiamo affermare che le diete vegetariane (LOV e vegane) hanno una composizione in nutrienti, espressa in percentuale rispetto al totale dell’energia ingerita, assai simile alla dieta mediterranea, che è considerata il riferimento ottimale per l’alimentazione di bambini e adulti.
Bibliografia:
Prospettive in pediatria 49(191):190-197
Per approfondimenti:
https://www.scienzavegetariana.it/
© riproduzione riservata


Laurea in Medicina e Chirurgia
Pediatra – Neonatologa
Laurea in psicoterapia
Esperta in nutrizione e omotossicologia
Water Shiatsu Practitioner